Giunto sul passo estremo
della più estrema età,
In un sogno supremo
si bea l'anima già;
Re d'un placido mondo,
d'una landa infinita,
A un popol fecondo
voglio donar la vita.
Sotto una savia legge
vo' che surgano a mille
A mille e genti e gregge
e case e campi e ville.
Voglio che questo sogno
sia la santa poesia
E l'ultimo bisogno
dell'esistenza mia.