TRADIZIONI
Le popolazioni locali custodiscono con fierezza le proprie radici storiche e le proprie tradizioni popolari, come il carnevale della Valfloriana.
La Val di Fiemme vanta una tradizione antica, caratterizzata da un forte
senso di autonomia e desiderio di libertà che ha trovato il suo compendio nell'istituzione della Magnifica Comunità di Fiemme e che nel corso dei secoli ha consentito di sviluppare consuetudini, usi e costumi particolari e
caratteristici, che ancora oggi vengono rievocati e riproposti con
affascinanti tradizioni folcloristiche che non mancano di stupire ed
affascinare il visitatore. Numerose sono le manifestazioni che affondano le loro radici in un passato antico, legato ai rituali e ai ritmi naturali della vita inscindibilmente legata all'ambiente circostante.
Particolarmente significativa, in questo senso, è la discesa dei "Matoci" in Valfloriana, suggestiva sfilata di personaggi con maschere lignee, che scendono a valle fino allo spiazzo di fronte al Municipio di Casatta, dai vari insediamenti sparsi lungo il costone montano. Per raggiungere la meta i "matoci" devono superare diversi ostacoli e impegnarsi in continue "botta e risposta" (contrèst) per poter avere il visto che consentirà loro di proseguire. Si tratta della rievocazione di una consuetudine antica, quando per superare i confini si era costretti a pagare dazi e pedaggi. Una volta giunti alla meta i "matoci" vengono accolti da tutta la compagnia di maschere, con gli arlecchini in testa, pronti a festeggiare nel migliore dei modi la fine dell'inverno, con dolci, balli e vin brulè.
Sempre legata al carnevale è la tradizione del "Banderal" di Carano, che viene rispolverata ogni quattro anni. Si tratta del ricordo del 'menar bandiera' antico, regola della Comunità che nelle occasioni festive più importanti e solenni, imponeva di recarsi in processione con le proprie insegne, ma che ora va oltre allo sbandieramento in sé poiché rappresenta anche un momento goliardico in cui si fa visita alle ragazze nubili del paese. La sfilata è guidata dal 'Sovrastante', addetto all'evoluzione del vessillo, accompagnato dal 'Sottobanderal', i 'Matazzini', i primi e secondi 'Lacchè', gli 'armigeri', gli 'Zani' e i musicanti.
Legate ad importanti vicende storiche sono invece le rievocazioni del processo alle streghe e del 'Giorno del Non' che si svolgono a Cavalese. Il processo alle streghe è la rievocazione in costume di un triste avvenimento che coinvolse la Val di Fiemme verso l'inizio del '500, quando una serie di calamità indusse i residenti a credere di essere vittime di un maleficio. La superstizione spinse ad identificare, praticamente in ogni centro abitato, un gruppo di sventurate dedite alla stregoneria. Incarcerate e torturate furono costrette a confessare le loro 'colpe' e quelle che non morirono per le torture vennero arse vive al "Doss del Rizzol" nel 1505. Il processo viene rievocato a Cavalese agli inizi di gennaio e segue scrupolosamente le cronache del tempo, con l'uscita delle streghe dalle carceri, l'interrogatorio e la sentenza, pronunciata nello storico Banco de la Reson, nel Parco della Pieve. La rievocazione del'Giorno del Non' ricorda quanto avvenne il 15 agosto del 1789 quando il vescovo Pietro Vigilio Thun giunse in Val di Fiemme per porre fine ad un'annosa controversia sull'assegnazione degli appalti per lo sfruttamento del patrimonio boschivo.
Il contenzioso portò all'interdizione delle vie d'acqua che consentivano al legname fiemmese di raggiungere Venezia. Il vescovo Thun avrebbe dovuto, durante la sua visita pastorale, firmare un documento che restituiva ai fiemmesi il diritto di utilizzare dopo trent'anni le vie d'acqua tradizionali per il trasporto del loro legname. Al momento della firma, però, il vescovo si rimangiò la promessa e pronunciò la famosa frase "Non, Non placet!" (non mi garba affatto), seguita dal disappunto della popolazione riunita per festeggiare la fine dell'embargo. E' questo l'evento che viene rievocato tutti gli anni con una sfilata storica, con i personaggi in costume d'epoca e la popolazione festante al seguito.
PIATTI TIPICI
전통 지역 사람들이 자랑 스럽게 보존 그것의 역사적인 뿌리와 Valfloriana.의 카니발 같은 그것의 인기 있는 전통
강한 특징 고 대 전통을 자랑 하는 발 디 Fiemme
자율성과 자유에 대 한 욕망을 그가 발견 그의 요약 Magnifica 있는 지역 사회의 디피의 설립에 수세기 동안 습관과 관습 세부 사항 및 특성을 개발 하기 위해 수 있다
아직도 오늘 다시 제정 및 매혹적인 민속학 전통 논의
그 거기에 놀라게 방문자를 매료을
. 고 대 과거에 그들의 뿌리를 침 몰 하는 수많은 이벤트는 의식과 우연 그것의 주위에 생활의 자연적인 리듬에 연결 합니다.
특히 중요 한, 이런이 의미에서 스톡홀름, 나무 마스크, 문자의 연상 행렬에서에서 "Matoci"의 강의입니다. 그 산 능선을 따라 흩어져 다양 한 타협에서 Casatta 마을 회관 앞 광장까지 계곡을 내려. "Matoci" 목표 달성을 위해 여러 가지 장애물을 극복 하며 계속 수 있도록 비자를 얻기 위하여 지속적인 "재치" (contrèst)에 종사. 그것은 고 대 관례의 불러 냄 경계를 극복 하는 경우 관세와 통행세를 지불 하도록 강요 했다. 에 도착 하면 목적지 "matoci" 마스크, 머리, 제일 방법에 있는 겨울의 끝을 축 하 하기 위해 준비에 Harlequins, 디저트, 춤과 mulled 와인의 전체 회사에 의해 환영 된다.
항상 카니발에 묶여 Campbell은 매 4 년 마다를 연마 하 여 "Banderal"의 전통이 이다. 그것은의 일은 ' 오래 된 깃발, Menara 커뮤니티 규칙에서 가장 중요 한 축제 행사 하 고 엄숙한, 행렬 그들의 휘장에 서 해야 하지만 지금 넘어 "흔들며" 자체 또한 재미 있은 순간 대표 하기 때문에 어디 나라의 미혼된 여자를 방문. 퍼레이드 '위'에 의해 주도 깃발 장교, 'Sottobanderal', 'Matazzini', 첫 번째와 두 번째 'Lackeys', '종족', 'Zani' 및 음악가 동반 합니다.
연결 된 중요 한 역사적 사건 재연 마녀 재판과 카발 레즈에서 '의 하루' 일어나는. 마녀 재판은 슬픈 사건 발 디피 엠의 시작 부분에 대 한 관련 된 의상을 입은 re-제정 된 ' 500, 재해의 시리즈 led 주민들이 저주의 희생자가 될 생각 하는 경우. 미신 거의 모든 마을에서 불행 한 주술에 헌신된의 그룹을 식별 하는 지도 했다. 투 옥과 고문 그들의 '잘못' 및 고문에서 죽은 사람들에서 점화 되었다 살아 값싼 델 Rizzol에 "1505 고백을 했었죠. 과정과 1 월 초에 카발 레즈에서 소환은 형무소, 심문 및 심판 방 코 데 라 Reson 발음에서 마녀의 출시와 함께, 시간의 연대기를 엄격 하 게 다음과 같이 파 르 코 델라 피에. 일의 재연 일어나는 무엇 15 8 월 1789 숲의 착취에 대 한 계약의 수 여를 통해 오랜 논쟁에 종지부를 퍼 팅에 대 한 주교 피에트로 바 툰 발 디피에 도착 하는 때에 기억 하지 않는다.
금지는 Fiemme 목재를 허용 하는 수로의 이끌어 냈다 분쟁 베니스에 도달. 주교 툰, 그의 목가적인 방문 기간 중 서명 Fiemme 그들의 목재 수송을 위한 전통적인 수로 30 년 후 사용할 권리를 반환 하는 문서. 서명, 하지만, 시간에 주교 rimangiò 약속 이며 구절 유명한 문구 "비, 비 placet!" (안 좋아진 다), 뒤에 거래 금지의 끝을 축 하 하기 위해 모였다 인구 실망. 의상을 입은 캐릭터와 기뻐하는 인구 퍼레이드와 함께 매년 회상 이벤트입니다.
요리
번역되고, 잠시 기다려주십시오..

TRADIZIONI
Le popolazioni locali custodiscono con fierezza le proprie radici storiche e le proprie tradizioni popolari, come il carnevale della Valfloriana.
La Val di Fiemme vanta una tradizione antica, caratterizzata da un forte
senso di autonomia e desiderio di libertà che ha trovato il suo compendio nell'istituzione della Magnifica Comunità di Fiemme e che nel corso dei secoli ha consentito di sviluppare consuetudini, usi e costumi particolari e
caratteristici, che ancora oggi vengono rievocati e riproposti con
affascinanti tradizioni folcloristiche che non mancano di stupire ed
affascinare il visitatore. Numerose sono le manifestazioni che affondano le loro radici in un passato antico, legato ai rituali e ai ritmi naturali della vita inscindibilmente legata all'ambiente circostante.
Particolarmente significativa, in questo senso, è la discesa dei "Matoci" in Valfloriana, suggestiva sfilata di personaggi con maschere lignee, che scendono a valle fino allo spiazzo di fronte al Municipio di Casatta, dai vari insediamenti sparsi lungo il costone montano. Per raggiungere la meta i "matoci" devono superare diversi ostacoli e impegnarsi in continue "botta e risposta" (contrèst) per poter avere il visto che consentirà loro di proseguire. Si tratta della rievocazione di una consuetudine antica, quando per superare i confini si era costretti a pagare dazi e pedaggi. Una volta giunti alla meta i "matoci" vengono accolti da tutta la compagnia di maschere, con gli arlecchini in testa, pronti a festeggiare nel migliore dei modi la fine dell'inverno, con dolci, balli e vin brulè.
Sempre legata al carnevale è la tradizione del "Banderal" di Carano, che viene rispolverata ogni quattro anni. Si tratta del ricordo del 'menar bandiera' antico, regola della Comunità che nelle occasioni festive più importanti e solenni, imponeva di recarsi in processione con le proprie insegne, ma che ora va oltre allo sbandieramento in sé poiché rappresenta anche un momento goliardico in cui si fa visita alle ragazze nubili del paese. La sfilata è guidata dal 'Sovrastante', addetto all'evoluzione del vessillo, accompagnato dal 'Sottobanderal', i 'Matazzini', i primi e secondi 'Lacchè', gli 'armigeri', gli 'Zani' e i musicanti.
Legate ad importanti vicende storiche sono invece le rievocazioni del processo alle streghe e del 'Giorno del Non' che si svolgono a Cavalese. Il processo alle streghe è la rievocazione in costume di un triste avvenimento che coinvolse la Val di Fiemme verso l'inizio del '500, quando una serie di calamità indusse i residenti a credere di essere vittime di un maleficio. La superstizione spinse ad identificare, praticamente in ogni centro abitato, un gruppo di sventurate dedite alla stregoneria. Incarcerate e torturate furono costrette a confessare le loro 'colpe' e quelle che non morirono per le torture vennero arse vive al "Doss del Rizzol" nel 1505. Il processo viene rievocato a Cavalese agli inizi di gennaio e segue scrupolosamente le cronache del tempo, con l'uscita delle streghe dalle carceri, l'interrogatorio e la sentenza, pronunciata nello storico Banco de la Reson, nel Parco della Pieve. La rievocazione del'Giorno del Non' ricorda quanto avvenne il 15 agosto del 1789 quando il vescovo Pietro Vigilio Thun giunse in Val di Fiemme per porre fine ad un'annosa controversia sull'assegnazione degli appalti per lo sfruttamento del patrimonio boschivo.
Il contenzioso portò all'interdizione delle vie d'acqua che consentivano al legname fiemmese di raggiungere Venezia. Il vescovo Thun avrebbe dovuto, durante la sua visita pastorale, firmare un documento che restituiva ai fiemmesi il diritto di utilizzare dopo trent'anni le vie d'acqua tradizionali per il trasporto del loro legname. Al momento della firma, però, il vescovo si rimangiò la promessa e pronunciò la famosa frase "Non, Non placet!" (non mi garba affatto), seguita dal disappunto della popolazione riunita per festeggiare la fine dell'embargo. E' questo l'evento che viene rievocato tutti gli anni con una sfilata storica, con i personaggi in costume d'epoca e la popolazione festante al seguito.
PIATTI TIPICI
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현지 인구 전통 자부심과 역사적 뿌리와 자사의 인기 있는 전통 valfloriana 같은 카니발의 등)을 보장하고 있습니다.
은 Val di fiemme 고대의 전통, 강력한가 특징입니다 자랑
를 설치합니다.자율성, magnifica comunità di fiemme의 기관의 설립을 세기의 과정에서 전통, 관습과 의상, 특수
특징 개발하도록 허용되고 있는 지금도 여전히, 해석함으로써 무신정권
방문객 만족도 향상하는 것을 실패하지 않는
reproposed 민속적 전통과는 자유를 향한 욕망의 의미.있는 오래된 과거에 뿌리를 가지고 있는 의식과 뗄래야 뗄 주변 환경에 묶여 삶의 자연스러운 리듬에 바인딩되는 많은 이벤트들이 있습니다..
상당한 특히 이 감각, 그리고 "" valfloriana, 목재 마스크 문자의 선정적 matoci 퍼레이드에 하강,다운스트림 casatta 역전 광장까지의 시청 앞에 내려가는 절벽을 따라 흩어져 있는 다양한 정착지. 그들의 목표를 달성하기 위해 " matoci" 여러 장애물을 극복하고"(시리즈) 지속적인 "룰라, 그것들을 계속할 수 있는 비자가 있을 수 있도록 연락해야 합니다. 그것은 통상적인 고대의 주둥아리.테두리 극복하면 임무와 통행료 지불하도록 강요되었다. 그들은 그들의 목적에 도달했으면 " matoci" 마스크의 모든 회사는 머리에 있는 환영에 의해 harlequins 여러 가지 면을 최고의 겨울의 기념하기, 케이크, 춤과 데운 와인과 준비가 되었습니다.
항상 카니발과" 매일 발생하는 네년의"" carano banderal의 전통에 묶었습니다.이는 기억 속에서 ' Menara 플래그의 고대, 규칙의 커뮤니티는 가장 중요한 축제와 엄숙한 행사, 사람이 있었다를 방문하여 행렬로 그들의 자신의 흔적, 이제 그것다는 것만은 아닙니다 역시 철썩 소리지만 참조를 나타내는 시간에 방문하는 하나는 소녀들의 마을. 이 퍼레이드" 위의 LED,vexillum이 ' sottobanderal 동반의 진화에 서기', ' matazzini', 첫 번째와 두 번째 '호수', '참된' 사회주의', ' Zani'와 연주자들.
중요한 역사적 이벤트가 마녀 재판과 날이 아니라'의 cavalese에 재연이 있습니다.이 마녀 재판과 Val di fiemme는 '500의 시작과 재난의 시리즈는 주민들의 희생자가 되었다 마법을 믿었을 때에 참여하는 이벤트의 슬픈 의상에서의 제정. 그는 미신 식별하라니, 거의 모든 마을에서, 불행한 그룹 마법에 몰두했다.투옥, 고문, 죄의", 고문의 결과로 죽지 않는 사람들 살아있 사생아 del rizzol"로 불에 탄 1505 자백을 강요 받았습니다. 프로세스 cavalese에일의 시작에서 재 시행하고 주의깊게 시간의 연대기, 형무소에서 마녀들의 출력과, 질문과 판결을 내리는 역사 관광 de la reson에서 다음과 같이 발음Parco della Pieve (교회. 없는' 날의 주둥아리 15일 피터(턴 폴슬레인 주교 Val di fiemme의 숲의 착취를 위한 계약의 영전에의 오랜 분쟁을 종식시키기를 되었을 때
. 1789 회상에 일어난 일나무는 fiemmese 베니스에 도달하는 물길의 절단하는 논쟁적 포트. 주교,턴 폴슬레인 방문하는 동안 그의 목회, 전통적인 방법으로 물 삼십 년 후에 하는 목재의 수송을 사용할 수 있는 권리로 fiemmese 리턴하는 문서에 서명. 서명, 그러나 당시주교가 약속 rimangio 및 " 비, 비 placet" ( 전혀 어울리지 않습니다)라는 유명한 말이 금수조치 해제 기념하기 위해 모인 사람들의 실망이 뒤 따른다. 이는 매년 행렬로 역사 다시 제정된 시간의 의상이 기념으로 그 뒤에 사람들과되는 이벤트입니다.
전형적인 요리
를 설치합니다.
번역되고, 잠시 기다려주십시오..
