Chapter 3: Gita in campagnaNotes:Potrebbero esserci allusioni al razzi 번역 - Chapter 3: Gita in campagnaNotes:Potrebbero esserci allusioni al razzi 한국어 말하는 방법

Chapter 3: Gita in campagnaNotes:Po

Chapter 3: Gita in campagna

Notes:

Potrebbero esserci allusioni al razzismo, ma erano il '67, e tutti erano razzisti. Altre note alla fine del capitolo
(See the end of the chapter for more notes.)

Chapter Text

Aveva guidato per ore, alla ricerca di un posto in mezzo al nulla. Non aveva ascoltato la radio, aveva tamburellato per tutto il tempo sul volante, il piede che premeva sull’acceleratore. I pensieri andavano e venivano per la sua testa, mentre rifletteva sul da farsi. Aveva una vaga idea sul posto dove andare, anche se non era mai uscito così lontano dalla città. Si fermò una sola volta a far rifornimento, a bere una coca, e poi continuando ad avanzare. Un ricordo gli giunse in testa, e si lasciò invadere da esso, osservando le case sparire…

Era felice. Scopava e gli venivano dati soldi. Henry sembrava che lo amasse, quasi. Lo viziava, soddisfava ogni suo capriccio, e quando poi c’era da aiutarlo in qualche maniera, non si tirava mai indietro. Non uscivano mai insieme, per non dare scandalo, ma anche in segretezza, Scott sapeva di essere l’unica persona nel cuore di Henry. Ogni tanto lo stringeva forte a sé le volte che poteva restare a dormire, allora Scott gli accarezzava la testa quasi calva, e ascoltava il suo respiro. Un giorno, dopo che aveva acconsentito di farsi bendare per fare l’amore, aveva trovato al piano terra del grattacielo una macchina, nera, bellissima. E un biglietto. Era per lui.

Si svegliò di soprassalto, e strinse forte la ruota del volante. Una volta arrivato al luogo stabilito, era scivolato nel mondo dei sogni. Si stropicciò gli occhi, e scese dalla macchina, guardandosi intorno. Era un campo… un campo immenso, e il vuoto lo circondava. Stiracchiò la schiena, tirò bene tutte le giunture, e poi si tolse la giacca. La piegò e la appoggiò dentro l’auto. Poi tirò fuori la mazza da baseball in alluminio che si era portato dietro.

Dopo la richiesta del legarlo, c’era stata quella del bendarlo, e Scott aveva acconsentito ancora, trovando la pratica decisamente eccitante. E i regali aumentarono di misura. Ormai per il gruzzolo segreto era stato necessario comprare una valigia dove tenerlo. Fortuna che sua madre fosse stata una persona discreta, che non si preoccupava di dove andasse a prendere soldi. Sapeva giusto che “lavorava” per qualcuno, gli faceva da aiutante, ed era fiera di lui. Non sapeva che a volte i calzini di suo figlio sparivano, che a volte tornava zoppicando, e che non usciva più con nessuna ragazza.

Il vetro del primo finestrino si sbriciolò all’impatto. E lo stesso fecero gli altri, assieme al parabrezza. Scott montò sul cofano, spaccando la capote. Distrusse quindi le portiere, con colpi sempre più forti, e dovette fermarsi un paio di secondi per fasciarsi le mani insanguinate. Non era abituato ad uno sforzo fisico simile. Ma doveva andare avanti. Sfasciò i sedili, frantumò il cofano, distrusse il motore. Non toccò le ruote perché avrebbe rischiato, col rimbalzo, di farsi male. Quando la macchina assomigliò abbastanza ad una lattina accartocciata, decise di aprire il portabagagli.

Aveva fatto amicizia con le guardie del corpo di Henry. Soprattutto con Mike, il più grosso, il più nero, e il più cattivo quando si trattava di allontanare chi infastidiva il suo datore di lavoro. Ma con Scott era un pezzo di pane, raccontava un sacco di storielle sui negri, e Scott rideva sempre come un matto. Anche se era un periodo duro per i “fratelli” di Mike, lui non ci dava un grosso peso. Era a capo delle operazioni di sicurezza di Henry, aveva uno stipendio più che buono, e una fantastica moglie di nome Carla, bella come il sole. Scott l’aveva conosciuta un giorno che era venuta a portare il pranzo al suo “scimmione” e mai Scott aveva visto una nera così bella, raggiante e piena di vita. Faceva la cantante. Provò pure ad invitare il ragazzo a qualche suo concerto, ma Scott non sapeva se sua mamma sarebbe stata d’accordo… Quando Scott finiva di chiacchierare con le guardie, Mike lo salutava sempre con una strigliata di capelli con le sue mani grandi. Lo chiamava “Bonkboy” perché da quando Scott aveva trovato quella bevanda in vendita, non aveva più smesso di berla. E un giorno, come al solito, prima di andare da Henry passò a salutare le guardie. Mike gli piazzò in mano una lattina, e gli diede la solita strigliata di capelli.
“Divertiti, Bonkboy” Gli disse, facendolo passare. Scott sorrise allegro, varcando la soglia. Ma non era pronto ad affrontare Henry e la sua inaspettata furia.

Due occhi feriti dalla luce lo osservavano spaventati. Una bocca che era rinchiusa su un bavaglio di fortuna, formato da due calzini. Due mani dalle unghie spezzate ed insanguinate per i tentativi di fuga, e il palmo contuso a furia di battere sul coperchio del portabagagli. Scott lo osservò dalla testa ai piedi, piantandogli la mazza in mezzo all’inguine, indicando la macchia bagnata che si allargò.

“Che schifo, vecchio. Non potevi proprio trattenerti? Sono solo due giorni che ti tengo là dentro… Beh, tanto non la posso più portare da nessuna parte, questa carretta.”

Lo afferrò per il legaccio sulle mani, tirandolo fuori dal bagagliaio. Poi lo trascinò, grugnendo dallo sforzo, fino ad arrivare abbastanza lontani dall’auto, ma non troppo. Lo costrinse ad inginocchiarsi, nella terra, e gli girò intorno, dandogli qualche colpetto sui gomiti, la fronte, l’inguine… gli sputò pure addosso. Quindi, esclamò, tirando indietro la mazza.
“Ultime parole?”

Quando Scott si svegliò, era legato al letto. Era imbavagliato. Ma non aveva acconsentito a questo. Gli sembrò di aver dormito per giorni… E aveva pure un gran ml di testa. Fuori era buio… vedeva a malapena la luce dei lampioni. E davanti a sé, in piedi, c’era Henry, con in mano una corda.
“Pretty boy… Pensavo che ci fosse qualcosa tra noi… Qualcosa di più del legame dei soldi che ci univa. Credevo di essere unico per te. Credevo che tu… tu mi amassi. E che non mi avresti mai tradito, Pretty boy. Eppure, non credevo che saresti stato così idiota da… farti fottere da un animale!”

Tirò la corda, e Mike entrò nella stanza. Era nudo, ed era stato picchiato, aveva un occhio pesto, da quello che si poteva vedere sembrava pieno di lividi, con un braccio rotto. Scott iniziò ad agitarsi, incredulo. No, cosa era successo? Non era mai stato a letto con Mike, erano grandi amici, cioè…
Ovviamente non poteva dire nulla, imbavagliato com’era, ma delle lacrime iniziarono ad uscirgli dagli occhi. Henry rise, a quella patetica dimostrazione, punzecchiando quindi Mike.

“Oh, ti dispiace a vedere come ho fatto trattare il tuo amante? Per caso ti manca? Tranquillo, piccolo mio… mi riserverò a dare ad entrambi un ultimo saluto…”

Quindi tirò fuori la pistola. La puntò addosso al nero, con gli occhi sottili come fessure, e caricò il colpo.

“Scopati il tuo amichetto.”
Ordinò. Mike cercò di replicare, ma l’uomo gli diede un colpo sul braccio rotto, facendolo gemere di dolore.
Scott scosse la testa, terrorizzato, mentre l’ex guardia del copro salì sul letto e si fece indurire il pene, per infilarlo dentro di lui.
Il ragazzo gridò dal dolore, inarcando la schiena, strinse i legacci che aveva sui polsi, altre lacrime si rinnovarono lungo le sue guance, mentre Mike si muoveva velocemente dentro di lui. Quando venne, Scott ormai gemeva soltanto, piangendo dal dolore, sentendo il seme ed il sangue uscire dal suo interno. Perché la gelosia di Henry doveva essere così distruttiva?

Sollevò lo sguardo quando sentì un clic. Il suo ex amante aveva appoggiato la pistola alla tempia del nero.

“Vai all’inferno, scimmione”
E tirò il grilletto.

Scott fu ricoperto di sangue e materia cerebrale e poi il corpo senza testa di Mike, che era ancora rigido dentro di lui. Si trovò una mano slegata, e abbracciò quel corpo senza vita, singhiozzando. Henry non si era accorto di ciò, era già tornato in cucina a farsi un bicchiere di brandy. Allora il ragazzo si sciolse i legacci, indossò i pantaloni, e camminò lentamente fuori dalla camera. Henry gli dava le spalle, parlando con sé stesso ed il bicchiere. Scott afferrò una bottiglia da un tavolo.

“Vacci tu all’inferno, animale”. E calò il colpo sulla testa dell’uomo.

Scott non aveva mai fumato in vita sua. Non aveva neppure intenzione di cominciare, ma in quel moment, guardando il cielo azzurro, sentì proprio voglia di fumare una sigaretta. Henry aveva provato ad insegnarglielo, ma il giovane era più preoccupato per la sua carriera da sportivo che a fare il figo nei club. Forse non sarebbe accaduta nessuna delle due cose, in ogni modo. Dopo averla accesa, tirò due boccate, tossendo e sputando come una vecchietta. Fissò il bastoncino di tabacco con disgusto, e lo tirò davanti a sé, facendo un passo indietro. La sigaretta, colpendo la benzina che avvolgeva il cadavere della macchina, fece fare un’enorme fiammata. Scott rimase ad osservare il falò, gettandoci poi in mezzo la borsa dei vestiti sporchi di sangue.

Fece uno sbadiglio, iniziando a camminare verso la strada. Forse era stato un po’ impulsivo, forse… forse non avrebbe dovuto ucciderlo. Ma lui aveva ucciso la sua dignità. Aveva ucciso un marito, un amico, un padre, solo per le proprie perversioni. Gli dispiacque lasciare la mazza da baseball. Ne avrebbe comprata un’altra. Poi si ricordò che nella borsa c’erano pure i soldi che aveva messo da parte, i soldi guadagnati con il suo culo e bocca e calzini. Doveva pure comprarsi un altro paio di calzini. Doveva trovarsi un lavoro.
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3 장: 전국 타고참고 사항:인종 차별 주의에 암시 된 있을 수 있습니다 하지만 그들은 ' 67, 다 했다 인종차별 주의자. 챕터의 끝에 다른 노트(더 많은 노트에 대 한 챕터의 끝을 참조 하십시오.)장 텍스트그는 갑자기 중간에 장소를 찾는 시간, 구동 했다. 그는 라디오를 경청 하지 않았다면, 휠, 액 셀을 누르면 그의 발에 항상 박 혀 있었다. 생각와 서 그가 무엇을 해야할지에 반영, 그의 머리에 갔다. 비록 그것은 결코 도시에서 지금까지 출시 된 그가, 위치에 대 한 막연 한 생각을 했다. 그는 콜라 마시는 하 고 다음을 계속 공급 하 고, 한 번 중지. 상기 내 머리에 온 하 고 침략, 케이스 사라지고 관찰.행복 했다입니다. 고 돈을 받았다. 헨리는 그 일을 사랑 하는 것은 거의 같았다. 버 릇, 그녀의 모든 변덕 속 고이 있을 때 어떤 방법으로, 그 수 있도록 하지 다시. 따라, 스캔들 안 온 하지 않습니다 하지만 비밀에도 스콧 알 았 그는 헨리의 마음에 있는 유일한 사람. 매주 한번에 있는 동안 나 해 서 요 하룻밤, 그럼 스콧 그녀가 머물 수 있는 강한 배는 거의 대머리, 그리고 그의 호흡을 듣고 그녀의 머리를 쓰 다듬어. 어느 날, 그 야 한에 대 한 눈가리 개 하기로 했다 후 검은 기계, 아름 다운 마천루의 1 층에 발견 했다. 그리고 티켓입니다. 그것은 그를 위해 했다.Si svegliò di soprassalto, e strinse forte la ruota del volante. Una volta arrivato al luogo stabilito, era scivolato nel mondo dei sogni. Si stropicciò gli occhi, e scese dalla macchina, guardandosi intorno. Era un campo… un campo immenso, e il vuoto lo circondava. Stiracchiò la schiena, tirò bene tutte le giunture, e poi si tolse la giacca. La piegò e la appoggiò dentro l’auto. Poi tirò fuori la mazza da baseball in alluminio che si era portato dietro.Dopo la richiesta del legarlo, c’era stata quella del bendarlo, e Scott aveva acconsentito ancora, trovando la pratica decisamente eccitante. E i regali aumentarono di misura. Ormai per il gruzzolo segreto era stato necessario comprare una valigia dove tenerlo. Fortuna che sua madre fosse stata una persona discreta, che non si preoccupava di dove andasse a prendere soldi. Sapeva giusto che “lavorava” per qualcuno, gli faceva da aiutante, ed era fiera di lui. Non sapeva che a volte i calzini di suo figlio sparivano, che a volte tornava zoppicando, e che non usciva più con nessuna ragazza.첫 번째 유리 창 그 충격에 빠졌습니다. 그리고 다른 사람, 앞 유리 함께 않았다. 스 캇 후드에 지붕 스매싱 있어. 그런 다음 강력한 샷으로 문을 파괴 하 고 몇 초 그 다리를 건너 아직 그들의 손아귀에 혈액에 대 한 중단 했다. 같은 물리적인 노력에 익숙하게 했다. 하지만 그는 이동 했다. 부서진된 석 접혀, 엔진을 파괴. 그 걸고, 리바운드, 함께 상처를 받고 있기 때문에 바퀴를 만지지 않았다. 차는 구겨진 충분히 틴 같은 때, 트렁크를 열어 하기로 결정 했습니다.그는 헨리의 보디 가드와 친구를 했다. 특히와 마이크, 더 큰, 검, 그의 고용주를 도청 하는 사람을 해 고에 올 때 최악의. 하지만 스 캇과 빵 한 조각, 말했다, 흑인에 대 한 이야기를 많이 이었고 스콧 항상 미친 듯이 웃었다. 그것은 마이크에서 "형제"에 대 한 힘든 기간, 그는 우리에 게 큰 무게. 보안 운영 했다, 헨리 좋은 급료가 졌고 훌륭한 아내 라는 칼라, 태양 처럼 아름 다운. Scott는 그의 "원숭이 남자" 점심을가지고 올 적에 너무 아름 답 고 빛나는 하 고 생활의 전체 검은 스콧 봤다 그날을 알려져 있었다. 그녀는 수 이었다입니다. 그는 콘서트에 소년을 초대 하 려 하지만 스콧 몰 랐 여부 그녀의 어머니 괜찮을 것 이라고... 스콧에 갔을 때 가드와 채팅, 마이크 항상 인사 그 드레스 다운 머리로 그의 큰 손으로. 스콧 음료 판매를 발견 했다, 그는 마시는 중지 했다 때문에 그는 그것 "Bonkboy"를 이라고 합니다. 그리고 어느 날, 평소와 같이, 헨리에 의해 전에 통과 경비원을 맞이 하. 마이크 그의 손에 있는 수를 배치 하 고 그에 게 머리의 평소 잔소리를 했다. "재미가, Bonkboy", 전달. 스콧 문 턱을 넘어 즐겁게, 미소. 하지만 헨리와 그의 예기치 않은 분노 처리 준비가 되지 않았다.Due occhi feriti dalla luce lo osservavano spaventati. Una bocca che era rinchiusa su un bavaglio di fortuna, formato da due calzini. Due mani dalle unghie spezzate ed insanguinate per i tentativi di fuga, e il palmo contuso a furia di battere sul coperchio del portabagagli. Scott lo osservò dalla testa ai piedi, piantandogli la mazza in mezzo all’inguine, indicando la macchia bagnata che si allargò.“Che schifo, vecchio. Non potevi proprio trattenerti? Sono solo due giorni che ti tengo là dentro… Beh, tanto non la posso più portare da nessuna parte, questa carretta.”Lo afferrò per il legaccio sulle mani, tirandolo fuori dal bagagliaio. Poi lo trascinò, grugnendo dallo sforzo, fino ad arrivare abbastanza lontani dall’auto, ma non troppo. Lo costrinse ad inginocchiarsi, nella terra, e gli girò intorno, dandogli qualche colpetto sui gomiti, la fronte, l’inguine… gli sputò pure addosso. Quindi, esclamò, tirando indietro la mazza. “Ultime parole?”Quando Scott si svegliò, era legato al letto. Era imbavagliato. Ma non aveva acconsentito a questo. Gli sembrò di aver dormito per giorni… E aveva pure un gran ml di testa. Fuori era buio… vedeva a malapena la luce dei lampioni. E davanti a sé, in piedi, c’era Henry, con in mano una corda. “Pretty boy… Pensavo che ci fosse qualcosa tra noi… Qualcosa di più del legame dei soldi che ci univa. Credevo di essere unico per te. Credevo che tu… tu mi amassi. E che non mi avresti mai tradito, Pretty boy. Eppure, non credevo che saresti stato così idiota da… farti fottere da un animale!”
Tirò la corda, e Mike entrò nella stanza. Era nudo, ed era stato picchiato, aveva un occhio pesto, da quello che si poteva vedere sembrava pieno di lividi, con un braccio rotto. Scott iniziò ad agitarsi, incredulo. No, cosa era successo? Non era mai stato a letto con Mike, erano grandi amici, cioè…
Ovviamente non poteva dire nulla, imbavagliato com’era, ma delle lacrime iniziarono ad uscirgli dagli occhi. Henry rise, a quella patetica dimostrazione, punzecchiando quindi Mike.

“Oh, ti dispiace a vedere come ho fatto trattare il tuo amante? Per caso ti manca? Tranquillo, piccolo mio… mi riserverò a dare ad entrambi un ultimo saluto…”

Quindi tirò fuori la pistola. La puntò addosso al nero, con gli occhi sottili come fessure, e caricò il colpo.

“Scopati il tuo amichetto.”
Ordinò. Mike cercò di replicare, ma l’uomo gli diede un colpo sul braccio rotto, facendolo gemere di dolore.
Scott scosse la testa, terrorizzato, mentre l’ex guardia del copro salì sul letto e si fece indurire il pene, per infilarlo dentro di lui.
Il ragazzo gridò dal dolore, inarcando la schiena, strinse i legacci che aveva sui polsi, altre lacrime si rinnovarono lungo le sue guance, mentre Mike si muoveva velocemente dentro di lui. Quando venne, Scott ormai gemeva soltanto, piangendo dal dolore, sentendo il seme ed il sangue uscire dal suo interno. Perché la gelosia di Henry doveva essere così distruttiva?

Sollevò lo sguardo quando sentì un clic. Il suo ex amante aveva appoggiato la pistola alla tempia del nero.

“Vai all’inferno, scimmione”
E tirò il grilletto.

Scott fu ricoperto di sangue e materia cerebrale e poi il corpo senza testa di Mike, che era ancora rigido dentro di lui. Si trovò una mano slegata, e abbracciò quel corpo senza vita, singhiozzando. Henry non si era accorto di ciò, era già tornato in cucina a farsi un bicchiere di brandy. Allora il ragazzo si sciolse i legacci, indossò i pantaloni, e camminò lentamente fuori dalla camera. Henry gli dava le spalle, parlando con sé stesso ed il bicchiere. Scott afferrò una bottiglia da un tavolo.

“Vacci tu all’inferno, animale”. E calò il colpo sulla testa dell’uomo.

Scott non aveva mai fumato in vita sua. Non aveva neppure intenzione di cominciare, ma in quel moment, guardando il cielo azzurro, sentì proprio voglia di fumare una sigaretta. Henry aveva provato ad insegnarglielo, ma il giovane era più preoccupato per la sua carriera da sportivo che a fare il figo nei club. Forse non sarebbe accaduta nessuna delle due cose, in ogni modo. Dopo averla accesa, tirò due boccate, tossendo e sputando come una vecchietta. Fissò il bastoncino di tabacco con disgusto, e lo tirò davanti a sé, facendo un passo indietro. La sigaretta, colpendo la benzina che avvolgeva il cadavere della macchina, fece fare un’enorme fiammata. Scott rimase ad osservare il falò, gettandoci poi in mezzo la borsa dei vestiti sporchi di sangue.

Fece uno sbadiglio, iniziando a camminare verso la strada. Forse era stato un po’ impulsivo, forse… forse non avrebbe dovuto ucciderlo. Ma lui aveva ucciso la sua dignità. Aveva ucciso un marito, un amico, un padre, solo per le proprie perversioni. Gli dispiacque lasciare la mazza da baseball. Ne avrebbe comprata un’altra. Poi si ricordò che nella borsa c’erano pure i soldi che aveva messo da parte, i soldi guadagnati con il suo culo e bocca e calzini. Doveva pure comprarsi un altro paio di calzini. Doveva trovarsi un lavoro.
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3장: 국가 관광

참고 사항:

인종차별이려니 생각을 일부 수 있지만, 그들은 '67 있었는데, 그들은 그 인종차별주의자들이 아니다.
( 이 장 끝의 기타 참고 사항 자세한 메모에 대한 장의 끝을 참조하십시오.

) 장 텍스트

시간 동안 구동, 아무도 모르는 곳을 찾고 있었다. 그는 라디오에 귀를 기울였다. 모든 시간을 tamburellato 스티어링 휠에 있었다.
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